COOPERATIVA DEI PESCATORI DI PORTO CESAREO
“Pesce a miglio zero”
La Cooperativa dei pescatori di Porto Cesareo nasce nel 1979 quando, stanchi dello stato di abbandono in cui versava la categoria, i pescatori decidono di mettersi insieme, alla pari e lottare lavorando. Sino ad allora regnava incontrastata la logica della catena di Sant’Antonio, specie nei periodi di pesca abbondante. Si pescavano grossi quantitativi di pesce, ma al ritorno a terra i pescatori erano costretti a caricare il pescato su grossi camion provenienti da altre regioni d’Italia, a prezzi da fame, perché non c’era alternativa, perdendo di fatto il controllo del loro lavoro, del loro pescato, dei loro guadagni.
Ha realizzato immediatamente una cella frigo per l’esca e sottoscritto una serie di accordi per la commercializzazione del tonno ala lunga.
Successivamente è nato il problema del depauperamento delle risorse ittiche. Esistevano (ed esistono) nei dintorni di Porto Cesareo circa 30 ettari di bacini con acqua dolce e a temperatura costante. Nel 1980 sono iniziati i primi contatti con cooperative specializzate e gli studi di fattibilità per la realizzazione di un grosso allevamento ittico. L’obiettivo era quello di realizzare il fermo pesca con l’impiego dei pescatori nella struttura di allevamento nei periodi di pausa. Tutto ciò non venne mai realizzato perché i bacini furono assegnati ad altri soggetti, e oggi risultano in stato di abbandono.
La cooperativa di pescatori si è sempre contraddistinta per i valori che ha portato avanti. L’attenzione per la dignità del lavoro, contro uno sfruttamento intensivo delle risorse naturali e per la salvaguardia delle stesse attraverso una battaglia per l’istituzione di un’area marina protetta. Un approccio che incarna quelli che sono i valori cooperativi, un modello di impresa centrato sull’impatto sociale che la sua attività può generare.
La cooperativa si è, da sempre, distinta per la volontà di tutelare il mare, considerato un “orto da coltivare” e conservare integro per le future generazioni di pescatori. Questa visione dell’ecosistema marino ha consentito, sin dall’inizio, di fornire un deciso appoggio alla realizzazione dell’area marina protetta di porto cesareo.
Non solo l’Area Marina Protetta, con tutto ciò che significa in termini di tutela del mare, ma anche tanti progetti e tante buone pratiche, molti grazie al supporto di Legacoop Puglia, come ad esempio il Fermo Biologico Volontario, il progetto Sampei, la vendita, diffusa e diretta, a miglio zero e tanti altri, hanno consentito alla Cooperativa di diventare un punto di riferimento nazionale in termini di sviluppo sostenibile e di tutela delle risorse ittiche.
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“Pescatori dello Jonio” di Porto Cesareo, grazie allo sviluppo e alla comunicazione di PazLab ed in collaborazione con il Gruppo di Azione Costiera (GAC) “Jonico Salentino”, ha sviluppato il progetto “Pescato Jonico – il pesce a miglio zero”. L’obiettivo è far conoscere in tempo reale le tipologie di pesce pescato in un determinato giorno nella zona di Porto Cesareo. Un servizio completamente gratuito, con il quale, previa registrazione da parte del consumatore potenziale al portale www.pescatojonico.it, verrà inviato un sms con quantità, tipologia e modalità di acquisto del pescato. Un sistema istantaneo che consente al consumatore di utilizzare questa informazione per raggiungere il luogo deputato alla vendita (direttamente sul peschereccio a Porto Cesareo) e acquistare il quantitativo desiderato di pesce appena pescato.
Il sito, sul quale è possibile registrare il numero del proprio telefonino, è molto “friendly”, amichevole, ed ha una superba grafica che stride con le mani ed i volti dei pescatori solcati dal sole e dal vento del mare. Ma si rivela anche una preziosa fonte di informazioni sull’origine della cooperativa cesarina, oggi quella che registra un gran numero di adesioni, che nasce per combattere lo sfruttamento dei campani che venivano a comprare i tonni a prezzi da fame.
La pesca 2.0 è anche questo: storia, da affidare al web, e innovazione che consente di ampliare i confini del commercio.
Diretti: soci della cooperativa
Indiretti: consumatori, ristoratori
Puglia
Progetto Pesce a Miglio zero e Pescato Jonico – All’inizio del 2015, la cooperativa ha iniziato il percorso di vendita diretta del pescato, che è riuscito ad intrecciare la commercializzazione al settore dell’ ICT. Il primo progetto realizzato è stato “Pescato Jonico”, che ha coinvolto diverse imbarcazioni di pesca di Porto Cesareo. Il pescato veniva venduto direttamente al consumatore finale attraverso un sistema di avviso di short message sui cellulari dei clienti che decidevano di aderire al servizio. Dopo un anno, il progetto “pescato jonico” si è evoluto nel progetto “Pesce a Miglio Zero”, finanziato direttamente da Legacoop AGROALIMENTARE. “Pesce a Miglio Zero” ha abbandonato la dimensione locale, interessando tutta la Regione Puglia attraverso il coinvolgimento di 10 cooperative di pesca. Il prodotto ittico veniva commercializzato attraverso l’utilizzo di un applicazione su smartphone, che consentiva agli utenti di ottenere tutte le info in tempo reale del pescato, I contatti e la posizione dove effettuare l’acquisto. In entrambi i progetti il cliente finale doveva recarsi al punto di sbarco per acquistare “direttamente dal pescatore” il prodotto pescato. Attualmente I progetti sono stati sospesi per avviare delle attività di completamento della filiera al fine di consentire ai pescatori di esercitare la vendita diretta in maniera ottimale.
La soluzione è nata dall’incontro tra due generazioni di cooperatori. Da un lato i pescatori, quasi quarant’anni di esperienza, con il problema di valorizzare la piccola pesca e sperimentare nuove tecniche di vendita; dall’altro l’innovazione, la proposta di cambiare le regole utilizzando tecnologia e una buona comunicazione. I pescatori utilizzano un tablet, prima ancora di raggiungere il porto, inviano il quantitativo di pesce pescato al sistema che automaticamente gira le informazioni agli utenti registrati, comunicando loro l’orario di approdo, la quantità di pesce per tipologia, il contatto diretto del pescatore. Un’azione semplice, un sistema altrettanto semplice ma che nell’insieme assume una portata potenzialmente dirompente.
Progetto S.A.M.P.E.I – Tutte le unità da pesca della Cooperativa Pescatori dello Jonio, con il coinvolgimento di pescatori e ricercatori dell’Università del Salento, hanno realizzato un progetto per il miglioramento della selettività degli attrezzi da posta all’interno dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo e per la riduzione delle catture accessorie e dei rigetti in mare. Sono stati condotti oltre 216 campionamenti con l’obiettivo di valutare l’impatto sulla fauna ittica di reti da posta con maglia rispettivamente da 20, 22 e 24 mm. Tutte le attività sono state condotte con il supporto di Legacoop Puglia, dell’Università del Salento e del consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.
Fermo Biologico Volontario – Il fermo biologico volontario ha interessato tutte le imbarcazioni di pesca professionale di Porto Cesareo. Successivamente ad uno studio condotto dal Consorzio mediterraneo e da Legacoop Puglia (Dip. Agroalimentare), che ha analizzato le criticità dei pescatori e i periodi biologici delle principali specie ittiche commercializzate, è stata evidenziata la necessità di tutelare le specie marine nei periodi “di crescita”, limitando la capacità di cattura sia di sottotaglia e/o di giovanili. A seguito di questo studio, tutti i pescatori della Cooperativa hanno deciso volontariamente di applicare il Fermo Biologico delle attività di pesca consegnando le proprie licenze alla capitaneria di porto per tutto il mese di stop. Il progetto di Fermo Biologico è iniziato nell’ottobre 2011 ed è terminato a novembre 2015.
Progetto Pescaturismo e diversificazione – Dal 2014 ad oggi l’imbarcazione di Pescaturismo SPARVIERE (pescaturismo per vivere il mare) è un punto di riferimento per il settore della multidisciplinarietà. A bordo vengono svolte attività ricreative e didattiche, offrendo escursioni, visite guidate e itinerari all’interno dell’Area Marina Protetta. In questi 4 anni ad occuparsi delle iniziative di diversificazione del reddito e della gestione delle attività a bordo c’è una donna che insieme alla sua famiglia garantisce un reddito innovativo alle classiche attività di pesca professionale.
L’imbarcazione è stata adeguata alla pratica del pesca-turismo grazie ad un finanziamento del GAC Jonico-Salentino, riguardante la promozione del pescaturismo e delle pratiche di diversificazione.
Progetto di Multifunzionalità e assistenza – Le iniziative sulla multifunzionalità della piccola pesca sono state sostenute dallo Sportello Locale per lo Sviluppo Integrato e Sostenibile delle Comunità della Piccola Pesca (S.L.P.P.). Lo Sportello è stato istituito, grazie ad un’idea di Legacoop Puglia, con il compito di promuovere una strategia condivisa di diffusione della multifunzionalità e di fornire ai pescatori un sostegno tecnico e legislativo nella fase di avvio di nuove iniziative multifunzionali, allo scopo di cogliere le opportunità di finanziamento offerte dalle istituzioni. Lo sportello è stato chiuso al termine della vecchia programmazione comunitaria e verrà riattivato a breve.
Progetto “Ghost-fishing” –Progetto riguardante la tutela dei fondali marini ed il fenomeno del Ghost fishing. Le reti, le trappole, gli ami e tutti gli attrezzi da pesca smarriti, oltre a contribuire all’inquinamento del fondale marino, continuano a catturare accidentalmente specie ittiche per mesi. Il progetto, che ha coinvolto tutte le imbarcazioni della cooperativa, riguardava il recupero degli attrezzi smarriti o accidentalmente perduti durante le battute di pesca. Alla fine del progetto sono stati recuperati oltre 200 kg di rifiuti speciali, regolarmente stoccati e successivamente smaltiti da una ditta specializzata.
COOPERATIVA PESCATORI DELLO JONIO
Via Vittorio Alfieri 15 73010 Porto Cesareo (LE)
Tel 0833 850200
E mail pescatoridellojonio@tiscali.it